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Pagine Azzurre

I nostri antenati, Riflessioni sull'uomo-scimmia

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kenubaal
view post Posted on 30/9/2005, 22:36 by: kenubaal




DIMENTICARE DARWIN


I risultati dello studio condotto dal professor Calogero Spirofocas che ha praticamente destituito da ogni fondamento la teoria dell’evoluzione, hanno provocato una grandissima reazione nell’intera comunità scientifica internazionale ed ha costretto il mondo accademico a rivedere sia le metodologie che i contenuti della didattica e della ricerca. Abbiamo ottenuto dal luminare questa intervista esclusiva.

Sappiamo, Professore, che Lei è sempre stato piuttosto scettico riguardo la teoria dell’evoluzione
Si, fin da bambino trovavo disgustosa l’idea che noi potessimo derivare dalle scimmie, inoltre i miei compagni di giochi avevano l’odiosa abitudine di chiamarmi “Magilla Gorilla” e questo mi ha segnato profondamente.

In realtà gli evoluzionisti non dicono che noi deriviamo dalle scimmie, bensì che abbiamo antenati in comune.
Assolutamente sbagliato: io stesso ho condotto una ricerca araldica su un campione di cento uomini e di cento bertucce e le posso assicurare che gli antenati di entrambi i gruppi appartengono a tutti gli effetti alla specie che da loro è seguita. Inoltre c’è un’evidenza che proprio per la sua semplicità nessuno è mai riuscito a cogliere: se avessimo antenati comuni, dovrebbe esistere una seppur minima traccia di essi nei cognomi. Lei ha mai sentito di una scimmia che si chiamasse Rossi? O Von Braun, o De Fonsac, o Smith…?

In sintesi, lei nega che possano manifestarsi processi evolutivi attraverso mutazioni dei caratteri di una specie?
Lo nego con decisione. Ho osservato per vent’anni una popolazione di rospi setolosi del Burkina Fasu e non ho potuto apprezzare nessun segno di evoluzione; solo una volta ebbi un dubbio, quando ad un rospo spuntò la coda, ma poi mi accorsi che era accaduto perché gli avevo dato da mangiare per sbaglio un hamburger del Mc Donalds.

Quindi Lei esclude qualsiasi modello evolutivo, compreso quello proposto da Jean-Babtiste de Lamark?
Con assoluta certezza. Le galline, ad esempio, sono state create il 14 giugno del 53.687 a.C. La prima gallina depose 28 uova e da quelle ebbe origine la specie. Questo inoltre risolve una volta per tutte il dubbio se sia nato prima l’uovo o la gallina.

Gli evoluzionisti, a sostegno della loro teoria, fanno spesso riferimento a specie che hanno mutato la loro biologia, come ad esempio i delfini i quali sono tornati al mare.
Cosa?

Ehm… i delfini sono mammiferi, però vivono in mare.
Ma non dica stupidaggini! I delfini stanno sott’acqua e hanno le pinne, quindi sono pesci. Non si lasci sedurre dalle assurdità di questi avventurieri della pseudoscienza: per dare credito alle loro tesi sarebbero capaci di farle credere che il suo cane è un pesce, o che il suo gatto è un uccello.

Tornando al genere umano, come giudica i risultati ottenuti dalla paleoantropologia?
Minchiate. Per quel che riguarda le scimmie australopitecine la risposta è elementare: si tratta di un gruppo di animali comparsi e poi scomparsi dalla Terra come tanti altri; non vedo proprio cosa essi abbiano a che fare con il genere umano. Quanto alle sedicenti specie umane, ovvero Homo abilis, Homo erectus, Homo sapiens neanderthalensis, siamo di fronte ad una colossale ( e a mio parere colpevole) ingenuità: i pochi resti rinvenuti mostrano alcune differenze rispetto all’Homo sapiens sapiens semplicemente perché trattasi di reperti appartenuti a uomini brutti, tutto qui. Si immagini se tra cinque o seimila anni qualcuno troverà i resti di Pippo Baudo o di Nicola Arigliano: pensa che ne trarrà teorie strampalate sull’evoluzione?

Come spiega, Professore, il grande consenso ottenuto dalla teoria dell’evoluzione nonostante le evidenti carenze e lacune da Lei evidenziate?
Gli ultimi due secoli hanno visto il trionfo del materialismo il quale ha opacizzato la capacità analitica degli uomini di scienza spingendoli non solo a violare l’ordine naturale delle cose attraverso un uso dissennato di nobili scienze quali la medicina (non si scordi a quali sventure andò incontro il dottor Victor Frankenstein), ma addirittura ad inventarsi nuove discipline finalizzate ad annichilire Dio, la Natura, la Realtà… come appunto l’evoluzionismo, ma anche la psicanalisi, l’antropologia strutturale, il materialismo storico. Devo dire che questa perversità etico-scientifica ha inquinato anche il senso morale degli uomini; basti pensare ai decadenti costumi del nostro tempo: libertinaggio, promiscuità sessuale, pacifismo, negri che entrano in locali di bianchi, donne che indossano i pantaloni, persone che si permettono di criticare il presidente del consiglio, persone che non guardano San Remo, cani che abbaiano ai postini… e potrei continuare fino a domani.

Pensa che le sue teorie porteranno cambiamenti concreti?
Sicuramente Darwin sarà posto nel dimenticatoio. Auspico inoltre che vengano riviste tutte le metodologie didattiche e riscritti tutti i testi scolastici. E’ indispensabile, al fine di rendere credibile il nostro cammino verso la civiltà, che ogni traccia di ateismo e di materialismo venga cancellata dalla nostra cultura, anche con metodi energici. La prego di non fraintendermi, non invoco il ritorno dell’inquisizione, sa bene che sono contrario a certi eccessi, ma è davvero necessario che vengano introdotti nel nostro ordinamento severi provvedimenti penali nei confronti di chiunque insegni o divulghi teorie di questo tipo. Inoltre ho proposto la costituzione di un comitato etico che controlli e censuri ogni attività di ricerca e di didattica afferente sia a discipline scientifiche che a discipline umanistiche.

Ringraziamo il Professor Calogero Spirofocas per la sua disponibilità e per la sua preziosa testimonianza.

Edited by Monnalisa - 1/10/2005, 00:31
 
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1 replies since 11/5/2005, 22:54   2988 views
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