Proprio vero che il sesso "tira" sempre: il topic politico 'Sprofondo Nord', aperto 10 giorni fa, ha ottenuto finora 11 risposte e solo 58 visite; questo, aperto soltanto ieri, ha già quasi raggiunto lo stesso numero di visite! Procedo, quindi, ad approfondire le interpretazioni artistiche del mito di Leda... e chissà che prima o poi a qualcuno - vecchio o nuovo utente - venga l'uzzo di infilare il naso qui dentro per misurarsi con l'eros di Leda (sperando che questo topic non susciti la stessa indignazione che ha scandalizzato il poliziotto inglese del post sopra).
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Il mito di Leda e il cigno è narrata nel Libro VI delle Metamorfosi di Ovidio: un testo chiave nella storia della cultura rinascimentale, perché a quell'epoca sarebbe stato impensabile raffigurare l'atto sessuale tra un uomo e una donna; era invece possibile alludervi attraverso l'escamotage della letterarietà del mito... e quello di Leda costituisce una delle sequenze più hard mai rappresentate in pittura, come già abbiamo visto sopra. Non stupisce, quindi, che la storia di Leda abbia stimolato la fantasia erotica di molti pittori e scultori di ogni epoca, da Leonardo da Vinci a Salvador Dalì, con rappresentazioni talvolta decisamente audaci.
Cesare da Sesto (copia da un quadro di Leonardo andato perduto)
Leda e il cigno, c. 1515-20
Salvador Dalì, Leda atomica, 1949
Sarebbe tuttavia riduttivo leggere il mito di Leda e del cigno come allusione esclusivamente erotica, anche perché nell'antichità classica si affermano diverse tipologie di rappresentazione di questo mito: la prima è quella di Leda giacente, che corrisponde in modo più diretto alla descrizione di Ovidio ed è quella più vicina alla tradizione ellenistica:
Paolo Veronese, Leda e il cigno, c. 1580
La seconda tipologia è quella che deriva dalla tradizione scultorea della cosiddetta "
Leda di Timotheos", del 360 a. C. e conservata oggi ai Musei Capitolini. Qui Leda è raffigurata seduta mentre con il mantello protegge il cigno da un'aquila minacciosa (Zeus), che tenta di aggredirlo. Esistono, tuttavia, rappresentazioni altrettanto antiche che raffigurano Leda stesa sotto il cigno, che le avvicina il becco alle labbra per baciarla, oppure mentre il cigno l'abbraccia in un gesto teneramente umano...
Tintoretto (Jacopo Robusti), Leda e il cigno, c. 1570
Ridolfo Ghirlandaio, Leda, c. 1560
Infine, la terza tipologia rappresenta Leda accosciata o sdraiata con il cigno accanto ed ha connotazioni erotiche più o meno marcate, come in quest'altro quadro rinascimentale, dove la fanciulla è rappresentata con il cigno fra le cosce, mentre con la mano lo aiuta ad accoppiarsi con lei...
Correggio (Antonio Allegri), Leda, c. 1530-31
Edited by Monnalisa - 2/3/2024, 17:08
