| Chissà quante volte, aprendo il frigo, abbiamo scovato nel cassetto della verdura un sacchetto di insalata aperto con il contenuto ormai marcio, un cartone di latte dimenticato e scaduto da giorni, l'avanzo di un pasto consumato giorni prima e abbandonato in un angolo... tutto cibo diventato immangiabile e destinato alla spazzatura. In media, nel nostro Paese, ogni persona butta in pattumiera due chili e mezzo di cibo al mese: una percentuale che è cresciuta dell'8% rispetto a quella dello scorso anno. Si è quindi definitivamente interrotto un trend positivo iniziato nel 2019, che aveva portato l'Italia al vertice dei Paesi più virtuosi. Uno spreco di cibo domestico che vale oltre 13 miliardi di euro: una cifra vertiginosa. Siamo spreconi, ma anche più poveri: aumentano i prezzi dei beni di consumo, cresce in generale il costo della vita, i salari sono sostanzialmente fermi, eppure continuiamo a sprecare cibo.
Dovremmo tenere a mente tutto questo ogni volta che andiamo a fare la spesa. Come? Anzitutto, evitando di acquistare più cibo di quello che effettivamente ci serve (soprattutto frutta e verdura). Poi, controllando la scadenza sulla confezione degli alimenti e, ovviamente, tenendo sotto controllo il cibo che viene riposto in frigorifero, organizzando spesso quello che vi riponiamo.
Stando alle statistiche, più che nella catena di produzione e distribuzione, è nelle pattumiere delle case italiane che va a finire un terzo del cibo prodotto: una quantità che sarebbe sufficiente a sfamare i 5,6 milioni di persone che vivono in povertà assoluta del nostro Paese. E' interessante soffermarsi sulle tipologie di alimenti che vengono sprecate più spesso: ovvero, frutta fresca, isalate e pane fresco, seguiti da verdure e tuberi. Si tratta di alimenti soggetti più facilmente a deterioramento, ma anche di quelli più economici. Nel caso di carne e pesce, infatti, gli italiani sembrano essere più responsabili e li sprecano in percentuali assai minori.
«La cattiva gestione del cibo - afferma il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto - è una grave questione etica, con profonde ricadute sull'ambiente e sui costi energetici della nostra società». E' bene ricordare che contrastare lo spreco alimentare presenta numerosi effetti benefici: riduzione dell'emissione di gas serra, migliore distribuzione delle risorse alimentari nel mondo e contrasto alla fame, minore utilizzo dell'acqua, riduzione dei costi di gestione dei rifiuti, miglioramento della salute della popolazione.
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