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Pagine Azzurre

Sanremo a denti stretti

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view post Posted on 10/2/2024, 16:18
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Perché "a denti stretti"? Perché avrei preferito non parlarne, dato che la stampa nazionale in questi giorni è letteralmente invasa (anzi, sommersa) da notizie che riguardano il festival della canzone italiana, con le quali ci bombarda di continuo: chi sono i cantanti e chi gli ospiti, come sono vestiti gli uni e gli altri, chi è stato più bravo e chi meno, se John Travolta ha fatto più o meno pubblicità occulta indossando quelle scarpe (con esegesi giornalistiche infinite sulla faccenda), e via vaneggiando. Ecco, trovo tutto questo di scarsissimo interesse, ma sono - mio malgrado - costretta ad occuparmi di questo evento nazional-popolare perché lo spettacolo andato in onda ieri sera (che non ho visto, ma che conto di guardare su Rai Play) è stato vergognoso. Parlo di lui, di Geolier, un giovane cantante napoletano che fino a ieri non avevo neppure sentito nominare...

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La serata di ieri del festival era dedicata alle cover e i cantanti in gara si sono esibiti in medley di canzoni note, affiancati da altri cantanti a loro scelta. Geolier ha scelto un medley dal titolo Strade - composto dai brani "Brivido", "O' primmo amore" e "Chiagne" - ed ha eseguito queste canzoni insieme a Guè, Luchè e Gigi D'Alessio, vincendo così la serata del festival dedicata alle cover. Ma, appena è stata resa nota la classifica, ecco che il poveretto è stato sommerso da una valanga di fischi provenienti dal pubblico della platea e della galleria. Uno spettacolo indecoroso, vergognoso, adatto forse ad uno stadio ma non di certo ad un teatro. Oltre a ciò, è interessante capire perché Geolier è stato fischiato (e, in seguito, insultato e accusato sui social di aver "comprato" i voti): perché è napoletano - quind, in automatico, un fregone - e perché ha cantato in dialetto: in sostanza, quei fischi sono stati una vergognosa manifestazione di intolleranza e di razzismo. Ed ecco cos'ha detto l'interessato in conferenza stampa, a caldo, dopo l'esibizione... cercando persino una qualche giustificazione alle vergognose esternazioni del pubblico.

Video



Amadeus, il presentatore, ha natuaralmente commentato i fischi in sala dicendosi molto dispiaciuto per Geolier: "Non li meritava, si vedeva che c'è rimasto male". Così come l'ha rattristato il fatto che professionisti bravi e affermati come Gigi D'Alessio, oltre ai rapper Guè e Luchè, abbiano dovuto subire la stessa onta. Qui il video con le dichiarazioni di Amadeus in conferenza stampa, su Il Sole 24 ore.

Edited by Monnalisa - 11/2/2024, 01:52
 
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view post Posted on 11/2/2024, 01:49
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Giusto per non smentire la fama di festival tamarro guadagnata sul campo, leggo che anche stasera la platea del Teatro Ariston di Sanremo ha nuovamente fischiato Geolier quando Amadeus ha letto la classifica generale provvisoria, che vede Geolier al comando.
Se poi vogliamo insistere sul concetto che il festival di Sanremo di quest'anno è davvero tamarro, allora è il caso di ricordare ciò che è accaduto qualche sera fa: vittima, stavolta, un'altra giovanee cantante, pure napoletana come Geolier: un caso? Parliamo della giovanissima (23 anni) Marianna Mammone, in arte BigMama: un nome scelto come sfida per il suo aspetto fisico e contro ogni discriminazione...



La sua colpa? Il suo corpo grasso, quindi non conforme. Grazie ad una storia personale piena di esperienze forti che è riuscita a rrielaborare, BigMama ha esordito a Santremo lo scorso anno in un duetto con Elodie e quest'anno partecipa tra i big, grazie alla sua bella voce e ad una personalità determinata. Eppure, la cantante non si mai illusa che la sua presenza a Sanremo sarebbe passata inosservata. In un'intervista rilasciata a pochi giorni dall'inizio del festival, aveva detto: «Qualsiasi cosa faccia una donna, verrà sempre criticata per il proprio fisico». E aveva aggiunto: «Mi farò confiscare il telefono, non voglio leggere niente; so già che arriveranno insulti e offese». Inoltre, il giorno dopo la sua prima esibizione ha detto: «Sono donna, grassa, rapper e queer: le ho tutte».
E le polemiche sono arrivate, puntuali. L'ad della Rai Roberto Sergio ha chiesto l'immediata apertura di un provvedimento disciplinare a carico di un giornalista della tv pubblica che ha pubblicato su X un tweet di body shaming nei confronti dell'artista in gara, poi ritirato. Non è chiaro chi sia il giornalista in questione, ma, purtroppo, non è stato il primo né l'ultimo a fare commenti del genere. Basta andare a leggere quelli sotto i post con le foto e le interviste di BigMama per ottenere uno spaccato di come in Italia la grassofobia sia ancora un problema enorme: i corpi non conformi agli standard di bellezza vengono tuttora considerati indegni di prendere spazio, specialmente in una manifestazione come Sanremo.

Anche "Striscia La Notizia", in onda su uno dei canali-spazzatura di Berlusconi, ha cavalcato l'onda, paragonando BigMama a Ursula, la strega cattiva de "La Sirenetta", il cartone animato Disney. Forse, a Canane 5 ignorano cosa sia il Fat Villain Trope, ossia quello stereotipo usato spesso nell'intrattenimento per cui il 'cattivo' della storia ha un corpo grasso e Ursula ne è un perfetto esempio. Il guaio è che questo stupido concetto consolida l'idea che il grasso abbia una connotazione moralmente negativa e spinge molta gente a considerare il corpo grasso come mostruoso e intrinsecamente cattivo. Un modo di pensare pericoloso e violento, un body shaming inaccettabile.

Edited by Monnalisa - 13/2/2024, 13:10
 
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view post Posted on 13/2/2024, 13:29
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Sanremo finito, le polemiche no; anzi, si sono allargate a macchia d'olio, coinvolgendo non solo i due cantanti citati nei post precedenti, ma un sacco di altra gente, compresa la viincitrice. Basta sfogliare qualsiasi quotidiano e c'è solo l'imbarazzo della scelta. Dalle dichiarazioni più o meno condivise fatte da alcuni cantanti in gara, fino alla vittoria assegnata ad Angelina Mango, accusata sui social di essere «raccomandata» e di aver vinto con «voti truccati»; dalle dichiarazioni del (solito) La Russa che se la prende con Amadeus, fino al prete veronese don Antonio Mazzai, che si è scagliato contro Geolier per aver cantato «non in italiano», aggiungendo: «Questa canzone è stata fatta arrivare in alto nelle classifiche, comprando i voti con una schifosissima mentalità mafiosa».
E sono solo alcune delle "perle" sul festival di Sanremo appena concluso, di cui sono pieni i media e la rete in questi giorni.

Se tutte queste polemiche sono uno spaccato della mentalità dell'italiano medio, siamo fritti... anzi, alla frutta. :rolleyes.gif:
 
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view post Posted on 23/2/2024, 15:30
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BigMama all'Onu:
«Ho sopportato anni di bullismo, credere nei sogni salva»


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Rivelazione al Festival di Sanremo, la rapper e attivista Lgbtq+ BigMama ha portato il suo messaggio di uguaglianza, amore universale e di denuncia di bullismo e body shaming nell'aula dell'Assemblea Generale dell'Onu. Dall'Ariston al podio delle Nazioni Unite da cui ogni anno parlano i leader del pianeta: Marianna Mannone (questo il vero nome di BigMama) è intervenuta in inglese davanti a una platea di duemila liceali venuti da tutto il mondo. «Per tutta la vita mi hanno fatto credere di essere completamente sbagliata. Il mio fisico faceva in modo che la gente mi valutasse come 'non abbastanza' prima ancora che mi si potesse davvero conoscere. Una persona grassa nell'immaginario degli altri è una persona svogliata, pigra, non attiva, non intelligente, che non ha voglia di migliorare. Per una persona come me sognare era inutile», ha rievocato la cantante con i ragazzi venuti a New York per il programma di formazione 'Gcmun talks' voluto da United Network, un'organizzazione associata al Dipartimento di Global Communications delle Nazioni Unite.

Emozionata e per la prima volta nella Grande Mela (dove però era stata vista su un maxischermo di Times Square in collaborazione con Spotify), BigMama ha ripercorso le tappe della sua storia personale: «Vengo da un paese molto piccolo con una mentalità altrettanto piccola. Ho dovuto sopportare anni di bullismo, verbale e fisico. Ogni giorno della mia infanzia e adolescenza lo ricordo pieno di parole di odio. 'Cicciona, fai una dieta, fai schifo'. Ho cercato per anni di evitare la sofferenza stando in silenzio. La prima risposta è stata la rabbia. A 13 anni ho scritto il mio primo pezzo, Charlotte, un rap che parla di suicidio e autolesionismo e per tre anni l'ho tenuto tutto per me. BigMama è nata quando ho avuto la forza di metterlo su YouTube».

24 anni il 10 marzo, un nuovo album Sangue in uscita l'8 marzo prossimo in occasione della festa della donna, Marianna ha capito che BigMama era per lei «uno scudo e un'arma». «Sangue sarà un album dalle parole meno taglienti per raggiungere più' persone possibili», ha detto all'Onu. «Racchiuderà ogni pezzettino della mia vita». Ha anche parlato dell'esperienza milanese quando si sentiva «più bella del solito» ma aveva ancora paura delle persone e ha rievocato la sua malattia, un linfoma di Hodgkin arrivato quando stava per firmare il suo primo vero contratto discografico e affrontato con 12 sessioni di chemioterapia. «È stato il periodo più buio della mia vita. La musica mi ha salvata davvero. Sono guarita e quel periodo mi ha insegnato finalmente che io merito il primo posto. Che se non amo me stessa, nessuno lo fa al posto mio. Che se non salvo me stessa, nessuno lo farà per me. Come in La rabbia non ti basta. Credere nei propri sogni salva».


Ansa.it, 22 febbraio 2024
 
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